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I piani di sicurezza dell’acqua garantiscono la qualità dell’acqua potabile, aiutando a gestire i rischi di contaminazione. Obbligatori dalla Direttiva (UE) 2020/2184, questi piani sono essenziali per i fornitori d’acqua. In questo articolo, scoprirai cosa sono, come redigerli e cosa include il D.Lgs. 18/2023.
I Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) sono strumenti cruciali per garantire che l’acqua potabile rimanga di alta qualità e priva di contaminazioni. Questi piani sono diventati obbligatori con l’introduzione della Direttiva (UE) 2020/2184, che richiede ai fornitori di acqua di rispettare standard rigorosi per assicurare la sicurezza dell’acqua potabile.
Un PSA comprende una serie di procedure mirate a identificare e gestire i rischi che possono compromettere la qualità dell’acqua potabile. Questo processo coinvolge vari attori, tra cui:
i gestori di sistemi idrici
le autorità regolatorie
i laboratori di analisi tutti sono impegnati a garantire che l’acqua sia sicura per il consumo umano
Uno degli aspetti più critici dei Piani di Sicurezza dell’Acqua è il concetto del monitoraggio continuo della qualità dell’acqua, fondamentale per garantirne la sicurezza. Questo monitoraggio è essenziale per prevenire contaminazioni e assicurare che eventuali problemi siano identificati e risolti rapidamente.
In sintesi, i PSA rappresentano un approccio proattivo alla gestione della sicurezza dell’acqua, assicurando che ogni passaggio, dalla fonte alla captazione e al rubinetto, sia controllato e gestito per mantenere standard elevati di qualità e sicurezza.
La normativa italiana, in linea con le direttive europee, ha stabilito l’obbligatorietà dei Piani di Sicurezza dell’Acqua per tutti i fornitori di acqua potabile a partire dal 2029. Tuttavia, ci sono scadenze intermedie che devono essere rispettate: entro il 12 gennaio 2025, i fornitori di acqua che servono oltre 50 persone o distribuiscono più di 10 metri cubi al giorno devono completare la valutazione dei rischi dei loro sistemi.
Questo passo è fondamentale per identificare i potenziali pericoli e predisporre le misure necessarie per mitigare tali rischi.
Entro il 12 gennaio 2029, tutti i fornitori di acqua devono implementare le misure di controllo del rischio necessarie e aggiornare i loro Piani di Sicurezza dell’Acqua.
In Italia, il PSA diventa obbligatorio per i fornitori di acqua potabile che gestiscono sistemi idrici di una certa dimensione, come stabilito dalla normativa vigente.
Le autorità sanitarie locali hanno il potere di richiedere la redazione di un PSA per specifici impianti o situazioni che presentano un rischio significativo.
Questo significa che, anche se un fornitore di acqua non rientra nei criteri generali, potrebbe comunque essere obbligato a redigere un piano se le condizioni locali lo richiedono.
Infine, la legislazione italiana prevede che il PSA debba essere aggiornato periodicamente per riflettere le variazioni nelle condizioni operative e nei rischi identificati. Questo garantisce che il piano rimanga sempre attuale e efficace nella protezione della qualità dell’acqua.
Il Decreto Legislativo n.18/2023 ha introdotto requisiti minimi per la qualità dell’acqua destinata al consumo umano, abrogando le normative precedenti.
Questo decreto richiede l’elaborazione di un Piano di Sicurezza Acque (PSA) che gestisce l’analisi del rischio lungo l’intera filiera idropotabile.
L’approccio alla sicurezza dell’acqua introdotto dal decreto si basa sul rischio, con l’obiettivo di proteggere le risorse idriche da eventi pericolosi. Il decreto impone controlli interni ed esterni da parte dei gestori e delle autorità sanitarie per garantire la potabilità dell’acqua.
Inoltre, l’Autorità Sanitaria deve predisporre un piano annuale per regolare la frequenza delle analisi delle acque destinate al consumo umano.
Il decreto prevede:
L’istituzione di nuovi enti per garantire la sicurezza delle risorse idriche a livello nazionale.
Che chi gestisce impianti con un volume d’acqua maggiore di 10.000 m3 al giorno deve valutare e ridurre le perdite nella rete idrica.
L’obbligo di nuovi cambiamenti nelle comunicazioni annuali ai cittadini per informarli sulla qualità dell’acqua e sui controlli effettuati.
Per redigere un Piano di Sicurezza dell’Acqua, il primo passo è la pianificazione, dove si forma un team di lavoro e si definisce l’ambito d’analisi. Questa fase iniziale è cruciale per garantire che tutte le parti interessate siano coinvolte e che il water safety plan sia ben strutturato.
Successivamente, è necessario condurre un’analisi dettagliata del sistema idrico attuale, che include:
lo studio delle infrastrutture
l’analisi dei dati sulla qualità dell’acqua Durante questa fase, è fondamentale
identificare i potenziali pericoli di contaminazione in ogni sezione della rete
valutare il rischio associato allo sviluppo
Le azioni per migliorare la sicurezza dell’acqua si basano su uno studio dettagliato dei punti deboli identificati durante l’analisi. Un Piano di Sicurezza dell’Acqua (PSA) è un documento dinamico che richiede aggiornamenti costanti per garantire la sua efficacia nel tempo.
New Eco può supportare la tua azienda nella redazione del piano PSA grazie alla sua esperienza e alle competenze specifiche nel settore delle analisi chimiche e della consulenza normativa.
Il laboratorio New Eco offre un servizio completo che va dall’analisi delle acque, con strumentazione all’avanguardia e personale altamente qualificato, fino alla consulenza per la corretta applicazione delle normative vigenti, come il D.Lgs. 18/2023, che introduce l’approccio alla sicurezza dell’acqua basato sul rischio.
Affidandoti a New Eco, potrai contare su un partner in grado di:
Effettuare analisi chimiche e microbiologiche secondo metodiche ufficialmente riconosciute (ISO, UNI, EPA, APAT), garantendo risultati affidabili e conformi agli standard nazionali e internazionali.
Fornire supporto nella valutazione dei rischi lungo tutta la filiera idrica, dall’approvvigionamento alla distribuzione, come richiesto dalla normativa sui PSA.
Collaborare nella redazione e nell’aggiornamento del PSA, assicurando la corretta documentazione e la gestione delle procedure operative, come previsto dai criteri minimi di approvazione e dalle linee guida nazionali.
Offrire consulenza per la formazione del team multidisciplinare necessario allo sviluppo del PSA e per la strutturazione dei sistemi di monitoraggio e verifica periodica.
Scegliere New Eco significa avere un supporto tecnico e normativo affidabile per garantire la sicurezza dell’acqua e la conformità alle nuove disposizioni di legge.
Un esempio di Piano di Sicurezza dell’Acqua può aiutare a comprendere meglio come strutturare e implementare il proprio PSA. I PSA sono progettati per prevenire e controllare i rischi lungo l’intera filiera idro-potabile, seguendo le linee guida stabilite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Un obiettivo chiave dei PSA è la capacità di identificare precocemente contaminazioni attraverso sistemi di early warning. Inoltre, promuovono la condivisione di informazioni tra enti competenti per migliorare la protezione della salute pubblica e raggiungere obiettivi comuni.
La partecipazione attiva dei cittadini è incentivata attraverso una comunicazione efficace in situazioni ordinarie e di crisi. Per chi fosse interessato, sono disponibili risorse PDF che offrono un modello e linee guida dettagliate per la redazione di un PSA efficace e per migliorare le relazioni.
L’analisi del rischio lungo la filiera idrica è essenziale per garantire la sicurezza dell’acqua. Il Gruppo ha avviato un’analisi periodica della ‘water footprint’ per valutare l’impatto sulle risorse idriche lungo la filiera, monitorando consumi diretti e indiretti.
L’analisi utilizza lo standard ISO 14046 per calcolare la water footprint, combinando dati di consumo con l’indice AWARE, che indica la scarsità idrica regionale. Nel 2024, il Gruppo ha integrato l’analisi della water footprint con la valutazione della sostenibilità dei parametri dello stress idrico nelle aree in cui operano i suoi stabilimenti e fornitori chiave, sito compreso, per garantire un ambiente migliore.
Il tool Aqueduct Water Risk Atlas è stato utilizzato per identificare le aree ad alto stress idrico, dove il prelievo supera il 40% della disponibilità annuale nel territorio. Questo strumento è fondamentale per una gestione proattiva dei rischi lungo l’intera filiera idrica.
La responsabilità della gestione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua ricade su vari attori nel settore. I gestori idro-potabili sono responsabili di garantire la qualità delle acque destinate al consumo umano fino al punto di consegna.
Le autorità sanitarie locali sono coinvolte nel monitoraggio e nella verifica della conformità delle acque, contribuendo così alla sicurezza dell’approvvigionamento idrico. I comuni e gli enti locali devono collaborare con i gestori per implementare e aggiornare i PSA, assicurando una gestione integrata delle risorse idriche, come indicato dal ministero della salute.
Le strutture sensibili, come ospedali e scuole, sono tenute a seguire protocolli specifici per garantire la qualità dell’acqua consumata all’interno delle loro sedi.
Il Centro nazionale per la Sicurezza delle acque coordina le attività di supervisione e supporto ai gestori idro-potabili nella gestione della sicurezza dell’acqua, in conformità con le linee guida del superiore di sanità e della tutela della qualità.
L’implementazione efficace dei piani di sicurezza dell’acqua contribuisce a ridurre le malattie trasmissibili attraverso l’acqua potabile. Un piano di sicurezza dell’acqua ben strutturato favorisce una gestione proattiva dei rischi legati alla contaminazione dell’acqua e alla prevenzione.
La corretta attuazione dei piani di sicurezza dell’acqua supporta il monitoraggio continuo della qualità dell’acqua. Questi piani possono migliorare gli effetti dell’efficienza dei sistemi di distribuzione dell’acqua, riducendo perdite e sprechi.
L’adozione di piani di sicurezza dell’acqua permette di rafforzare la fiducia della comunità nella qualità dell’acqua fornita.
Contatta New Eco per ricevere una consulenza personalizzata sulla redazione del Piano di Sicurezza dell'Acqua
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