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L’etichettatura ambientale rappresenta uno strumento fondamentale per garantire la sostenibilità degli imballaggi e migliorare la gestione dei rifiuti.
In New Eco, siamo impegnati a supportare le aziende nell’adozione di soluzioni sostenibili, promuovendo un approccio responsabile all’utilizzo e allo smaltimento degli imballaggi. Scopriamo insieme come l’etichettatura ambientale possa fare la differenza per un futuro più verde.
Negli ultimi anni, la normativa sull’etichettatura ambientale degli imballaggi è diventata sempre più stringente. In Italia, il CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) ha definito linee guida specifiche per uniformare le etichette e facilitare la raccolta differenziata. Questo strumento è obbligatorio per garantire che ogni imballaggio riporti informazioni chiare sulla composizione dei materiali e sulle modalità di smaltimento.
L’etichettatura ambientale non è solo un obbligo legale, ma rappresenta anche un'opportunità per le imprese di migliorare la propria immagine e comunicare il loro impegno verso la sostenibilità. Attraverso un’etichetta chiara, i consumatori possono comprendere come smaltire correttamente gli imballaggi, riducendo l’impatto ambientale.
La scelta di materiali sostenibili è uno degli aspetti più importanti per creare un imballaggio rispettoso dell’ambiente. Optare per materiali facilmente riciclabili o biodegradabili contribuisce a ridurre la quantità di rifiuti non recuperabili.
Un esempio di imballaggi sostenibili sono quelli realizzati in carta certificata FSC o bioplastiche compostabili. Questi materiali, combinati con un’etichettatura ambientale efficace, possono rappresentare un valore aggiunto sia per i produttori che per i consumatori, aumentando la consapevolezza ambientale lungo tutta la filiera.
Un altro elemento cruciale dell’etichetta ambientale è la chiarezza delle istruzioni per il corretto smaltimento. Indicazioni precise come "differenziare nella plastica" o "smaltire nel compost" guidano il consumatore nelle sue scelte quotidiane, riducendo il rischio di errori nella raccolta differenziata.
L’etichettatura dovrebbe sempre essere intuitiva, utilizzando simboli standardizzati e codici identificativi, come quelli previsti dalla normativa europea 97/129/CE. Questo approccio non solo facilita il riciclo, ma contribuisce a creare una cultura condivisa di sostenibilità.
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Gli esempi di etichettatura ambientale mostrano come una comunicazione chiara possa fare la differenza. Un'etichetta ben progettata include il materiale dell’imballaggio, il simbolo della raccolta differenziata e il codice identificativo secondo la normativa europea. Ecco alcuni esempi pratici di etichettatura che mostrano come rendere subito chiaro di che materiale è fatto l’imballaggio e dove buttarlo, seguendo la normativa europea (Decisione 97/129/CE):
Questi esempi aiutano a capire subito di che materiale si tratta e a smistare l’imballaggio nel bidone giusto, facilitando il riciclo e dando una mano all’ambiente.
L’etichettatura ambientale di tipo I è una forma di certificazione rilasciata da organismi indipendenti, che attesta il rispetto di rigorosi requisiti ecologici stabiliti da criteri riconosciuti a livello internazionale.
Questa tipologia di etichettatura, tra cui rientra l’Ecolabel europeo, offre garanzie ai consumatori sulla qualità ambientale dei prodotti, assicurando che i processi di produzione, l’utilizzo delle risorse e la gestione del ciclo di vita abbiano un impatto ridotto sull’ambiente. Attraverso l’adozione di standard chiari e trasparenti, l’etichettatura di tipo I favorisce scelte di acquisto più consapevoli, promuovendo un mercato orientato alla sostenibilità e contribuendo a ridurre gli effetti negativi sui sistemi naturali.
La decisione 97/129/CE della Commissione, emanata in attuazione della direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio in materia di imballaggi e rifiuti di imballaggio, definisce un sistema di identificazione standardizzato dei materiali utilizzati negli imballaggi.
Tale sistema prevede l’impiego di codici numerici e di abbreviazioni per ciascun tipo di materiale, al fine di agevolare la separazione, la raccolta, il recupero e il riciclo degli imballaggi.
Attraverso l’adozione di identificativi uniformi, questa normativa contribuisce a un uso più efficiente delle risorse, semplificando i processi di gestione dei rifiuti e favorendo lo sviluppo dell’economia circolare.
L’etichettatura ambientale gioca un ruolo chiave nella transizione verso un’economia circolare. Grazie a un imballaggio ben progettato e a un’etichetta chiara, è possibile ridurre i rifiuti, aumentare i tassi di riciclo e contribuire attivamente alla tutela del pianeta.
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